I Forni Pavesi nuovi contengono un quantitativo d’acqua pari a circa il 10% del refrattario (dai 70 ai 120 litri a seconda del modello). Durante la Prima Accensione, si deve permettere a quest’acqua di fuoriuscire dal manufatto lentamente, evaporando, senza creare grosse crepe e dilatazioni anomale, che potrebbero compromettere la durata e la resa del Forno. Troverete le istruzioni di Prima Accensione nel manuale di uso e manutenzione fornito insieme al forno. Indicativamente, dopo circa 10-12 ore dall’inizio della Prima Accensione sarà possibile procedere con le prime prove di cottura.
Nella prima ora, e/o fino al raggiungimento della temperatura media interna di 350°C, si potranno utilizzare circa 8.000/10.000 Kcal/Ora; successivamente, durante il normale utilizzo del forno, si scenderà a 5.000/6.000 Kcal/Ora. Considerando il Bruciatore a Gas Avanzini, certificato per 29.200 Kcal = 34 Kw, si può considerare un consumo medio di 1 m³/h per il gas metano e 4 Lt/h per gas GPL.
Il forno rotante, rispetto ad un forno dal piano tradizionale, consente al pizzaiolo di dedicarsi esclusivamente alla preparazione delle pizze, in quanto quelle infornate non vanno né controllate né girate. Un timer preventivamente impostato dal pizzaiolo regolerà il tempo di cottura e la velocità della rotazione, avvertendo il pizzaiolo a cottura ultimata con un allarme acustico: in questo modo il forno può lavorare sempre a pieno regime.
Il forno combinato consente di pre-riscaldare il forno con il gas, per poi cucinare a legna: non serve accenderlo con la legna, ma è sufficiente accendere il bruciatore a gas per portarlo ad una temperatura di circa 300°C. Successivamente, si spegne l’impianto a gas e si procede con la cottura tradizionale a legna. Nel momento in cui dovessero verificarsi problemi alla fornitura del gas, il forno potrà tranquillamente continuare a funzionare a legna, in modo da evitare di dover interrompere il proprio lavoro per cause che non dipendono dal ristoratore. Per funzionare in questo modo però, il forno dovrà essere obbligatoriamente collegato ad una canna fumaria dedicata, a tiraggio naturale. In nessun caso è possibile utilizzare la legna in caso di installazione sotto cappa.
Il fuoco di legna occupa spazio sul piano di cottura tradizionale: recuperando lo spazio che sarebbe dedicato alla legna, a parità di dimensioni e diametro, lo stesso forno potrà contenere fino a tre pizze in più. Per questo motivo trovate capienze diverse per lo stesso modello di forno, a seconda che funzioni a legna o a gas.
Pavesi consiglia sempre di sfruttare un’uscita dei fumi più vicina possibile alle dimensioni ideali (20cm). Nel caso in cui il forno venga alimentato solamente a gas (rinunciando alla possibilità di sfruttarlo in maniera combinata legna/gas) la canna fumaria può avere una dimensione inferiore. Consigliamo comunque di chiedere sempre al proprio fumista un parere preventivo. Le variabili che influenzano il tiraggio infatti sono moltissime e cambiano in base a svariati fattori.
Sì, per i forni a legna o combinati legna/gas è obbligatorio predisporre una canna fumaria che garantisca l’uscita dei fumi dal forno. Un corretto tiraggio del forno è necessario affinché gli scarichi di fuliggine (forno a legna) e di anidride carbonica (forno a gas) vengano correttamente smaltiti. Una canna fumaria che funzioni correttamente contribuisce inoltre a ventilare il forno con continuità evitando problemi di alimentazione dovuti ad una cattiva alimentazione. Per un corretto tiraggio occorre una canna fumaria di almeno 20 cm di diametro. I forni a gas sono certificati per essere installati sotto cappa.
Solo i nostri forni a GAS sono certificati per installazione sotto cappa di aspirazione di tipo A1.
Come per le caldaie delle abitazioni, il collegamento del forno alla canna fumaria, e nei forni a gas i collegamenti del bruciatore alla rete di distribuzione, andranno effettuati e certificati da un Vs. tecnico specializzato (idraulico / termotecnico). Se il tecnico sarà presente il giorno del montaggio, il nostro personale potrà effettuare la prima accensione del forno e mostrarvi il funzionamento del bruciatore.
Grazie agli isolanti di altissima qualità impiegati dai tecnici Pavesi, tutto il calore sviluppato dal forno è trattenuto all’interno della camera di cottura e non viene disperso. Pertanto la superficie esterna del forno sarà sempre a temperatura ambiente, in quanto tutta l’energia utilizzata per riscaldare il forno viene effettivamente impiegata nel modo più efficiente. Un forno che non si riscalda all’esterno è un forno che consuma meno!
I forni Pavesi possono essere acquistati pronti all’uso o in kit di montaggio (una soluzione che permette di costruire il forno anche in caso di passaggi stretti o porte di 80-90 cm di ampiezza).Il forno pronto all’uso è un forno premontato, costruito nel nostro stabilimento, completo di piano di cottura monoblocco fisso (su richiesta diviso in 4 parti) o rotante, cavalletto portante, carenatura esterna in lamiera preverniciata rossa lavabile (in vetroresina per il modello Joy), isolamento e bruciatore (solo per forni a gas). Per questa soluzione si deve considerare una porta d'accesso presso il locale di destinazione che varia a seconda del modello da un minimo di 160 ad un massimo di 190 cm.
I forni rotanti a legna o a legna + gas sono equipaggiati di contenitore raccogli cenere e griglia in ghisa laterale o frontale. I forni tradizionali, in quanto tali, non sono muniti di scarico cenere.
Tutti i forni tradizionali Pavesi possono essere utilizzati all’esterno ma devono essere accuratamente protetti dagli agenti atmosferici. A causa delle componenti elettroniche, si sconsiglia il posizionamento dei forni rotanti all’esterno.
Sì, tutti i forni tradizionali a Gas Pavesi sono prodotti con una speciale protezione Inox che protegge gli ugelli del bruciatore dalla fuliggine della legna, quindi possono essere usati sia a legna che a gas. Basta posizionare la legna sul lato opposto a quello nel quale è installato il bruciatore. I forni rotanti legna + gas hanno la legnaia predisposta e il bruciatore a gas con protezione inox e come i tradizionali possono funzionare sia a legna che a gas.
Non è mai necessario utilizzare entrambe le fonti di calore: il bruciatore a gas garantisce una perfetta autonomia per il riscaldamento del forno. Sempre nel rispetto delle normative vigenti, la modalità combinata può essere sfruttata per motivazioni prettamente estetiche o per problemi di alimentazione. Nel momento in cui dovessero verificarsi problemi alla fornitura del gas infatti, il forno potrà tranquillamente continuare a funzionare a legna, in modo da evitare di dover interrompere il proprio lavoro per cause che non dipendono dal ristoratore. Per funzionare in questo modo però, il forno dovrà essere obbligatoriamente collegato ad una canna fumaria dedicata, a tiraggio naturale. In nessun caso è possibile utilizzare la legna in caso di installazione sotto cappa.