No. Se non fossimo sicuri della resa dei nostri forni, non potremmo garantirli.
I materiali refrattari di nostra produzione vengono utilizzati nelle parti del forno soggette sia all’azione diretta delle fiamme, sia all’irraggiamento termico di gas caldi; per loro intrinseca natura, soprattutto nel corso della prima accensione del forno, i materiali refrattari possono sviluppare sottili incrinature nella porzione di refrattario superficiale maggiormente esposta al calore; tali sottili incrinature (dell’ordine di due o tre millimetri di spessore) hanno lo scopo di assorbire le dilatazioni del cemento e di compensare le variazioni di volume dello stesso, determinate dall’aumento o dalla diminuzione della temperatura.
Queste sottili incrinature presenti nella cupola e/o nel piano monoblocco del forno sono una conseguenza naturale dei forti sbalzi termici (300°/15’) dovuti al ciclo di riscaldamento e di raffreddamento di tutti i forni tradizionali Pavesi e non influiscono minimamente sulla resa del forno o sulla sua durata.